Anticamente lo Yoga era una pratica meditativa e fisica destinata esclusivamente agli uomini. Per questo motivo nei testi più antichi che trattano di questa disciplina non si fa alcun riferimento al problema di praticare o non praticare lo yoga con il ciclo mestruale.
Solo quando lo yoga è giunto in Occidente la questione ha assunto grande importanza e sono state date varie indicazioni in merito alla pratica dello yoga nei giorni del ciclo: ecco le principali.
Indice articolo
Si può continuare a praticare yoga durante il ciclo?
Alcuni maestri di yoga, come il maestro Iyengar, affermano che sarebbe meglio sospendere ogni pratica di yoga durante il ciclo mestruale, o almeno nei primi giorni della sua manifestazione.
Dopo aver osservato una totale sospensione della pratica per i primi giorni di ciclo, infatti, il maestro Iyengar e sua figlia Gita invitano le yogine a tornare alla propria seduta abituale solo quando i dolori e i crampi del ciclo sono quasi del tutto passati, cioè tra il quarto e il quinto giorno.
Gita Iyengar però è l’autrice di un testo fondamentale intitolato Yoga per la Donna e all’interno dell’opera arriva a sostenere che in realtà lo yoga può dare grande sollievo a patologie collegate al ciclo mestruale come l’amenorrea (assenza di ciclo), la dismenorrea (ciclo estremamente doloroso, quasi invalidante) e la menorragia (ciclo estremamente abbondante).
Il maestro Iyengar sostiene però che, se alcune posizioni possono apportare grandi benefici, altre dovrebbero essere completamente evitate durante il ciclo mestruale: si riferisce in particolare alle posizioni invertite o inversioni, che contrastano il normale andamento del flusso di energia che si muove dall’alto in basso e dall’interno verso l’esterno.
Potrebbe interessarti: Come stimolare il ciclo mestruale con rimedi naturali
Altre scuole di pensiero però sostengono che durante il ciclo mestruale il corpo avvia un processo di depurazione che viene sostenuto e reso più efficiente dalla pratica costante di esercizio fisico.
Lo yoga è ascolto del corpo
Come accade molto spesso, la verità sta nel mezzo. Bisogna ricordare, infatti, che lo yoga è principalmente ascolto del corpo, dei suoi bisogni e delle sue condizioni di salute e di energia.
Considerando che ogni donna vive il ciclo mestruale in maniera differente, con dolori più o meno intensi, il consiglio più saggio è di invitare ogni donna a sperimentare in via individuale il rapporto che il suo corpo sviluppa con la pratica dello yoga nei giorni del ciclo.
Alcune yogine esperte potrebbero affermare che non provano alcun disagio a svolgere quotidianamente i propri esercizi (inversioni comprese) anche nei giorni del ciclo, mentre altre donne, magari neofite, potrebbero trovare la cosa completamente impraticabile.
Posizioni da evitare
In linea generale si può affermare però che alcune Asana, che prevedono inversioni e torsioni profonde del corpo andrebbero evitate, mentre ci si dovrebbe dedicare ad Asana più soft e che non vadano a stimolare in maniera eccessiva gli organi interni, come la Marjariasana o posizione del Gatto, la Adho Mukha Svanasana o posizione del Cane a Testa in Giù, la Balasana o posizione del Bambino, la Shavasana o posizione del Cadavere.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.