Moda e sostenibilità. Un binomio sempre più stretto che sta coinvolgendo l’industria dell’abbigliamento in tutti i suoi livelli, dalla produzione e dalle materie prima fino ad arrivare ai diritti umani dei lavoratori. Scopriamo insieme cos’è questo nuovo trend e l’impatto socio-ambientale che sta avendo sul pianeta.
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Moda sostenibile: che cos’è esattamente ?
Per moda sostenibile si intende una moda che rispetta l’ambiente e l’uomo che lavoro all’interno della filiera della moda. Come abbiamo anticipato non si tratta solo di abiti riciclati o abiti realizzati con tessuti sostenibili, ma si tratta di un ecosistema circolare che coinvolge tutte le fasi dell’industria stessa: dalla concezione, alla produzione passando per la distribuzione fino alla vendita.
L’inquinamento ambientale
Forse non tutti sanno che la moda e più in generale l’industria tessile è una delle più inquinanti del mondo. Ad esempio qualcuno ricorderà le numerose inchieste sulla sabbiatura dei jeans in Turchia . I problemi principali causati dall’industria tessile si riferiscono all’inquinamento delle acque, l’inquinamento atmosferico e l’inquinamento derivante dalla produzione di rifiuti solidi. Nello specifico si stima che l’industria dell’abbigliamento incide per un 10% delle emissioni mondiali di CO2 ed è la seconda industria più inquinante al mondo.
A questo proposito negli ultimi anni fortunatamente stiamo assistendo ad un cambio di rotto. Le aziende cercano di produrre utilizzando materie prime meno inquinanti, ridurre gli sprechi nella produzione come i costi di acqua ed elettricità e produrre parti durevoli, stimolando il consumo consapevole. Infatti una delle piaghe dell’industria della moda moderna è l’elevato ricambio di abiti e la veloce sostituzione con nuovi abiti.
Inoltre, questo modello propone una produzione più rispettosa del genere umano, senza sfruttamento dei lavoratori e con una remunerazione più equa.
I brand di moda che producono abbigliamento sostenibile
Grazie a questo cambio di rotta che abbiamo descritto molti brand mondiali hanno deciso di produrre abbigliamento sostenibile. Questo è stato reso possibile grazie alla pressione dell’opinione pubblica e di associazioni come il wwf, greenpeace e legambiente. Tra i marchi che producono abbigliamento sostenibile troviamo: Benetton, Zara, H&M, Nike, Puma, Mango, Levi’s, Adidas, Valentino. Non tutti si sono convertiti totalmente alla produzione sostenibile, ma molti hanno avviato un processo di questo tipo.
In Italia esistono anche molte realtà che, nel loro piccolo, cercano di attuare in maniera responsabile sensibilizzando i consumatori sull’importanza di acquistare abiti non impattanti. Si tratta di piccole e medie aziende di abbigliamento ecosostenibile che investono nella ricerca di nuovi tessuti naturali dalle alte prestazioni tecnologiche, riducono le emissioni di CO2 e l’impiego di acqua durante il processo di produzione, ricorrono all’uso di un’energia pulita e verificano direttamente la buona condotta dei fornitori. Assicurando la totale qualità e affidabilità dei prodotti.
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