B come Basilico! L’estate sta arrivando e con essa i suoi colori tipici: verde basilico, bianco mozzarella e rosso pomodoro. Oggi ci occupiamo del verde basilico che da bravi italiani impariamo ad apprezzare e a consumare fin dalla tenera età. Questa pianta aromatica dalle origini esotiche e che viene utilizzata comunemente nelle cucine di tutto il mondo ha, a dire il vero, poco di comune, a partire dal nome.
Basilico: origini asiatiche e nord Africa
I luoghi d’origine di questa pianta erbacea sembrano essere con buona probabilità l’Asia (India in particolare) e il Nord Africa; in questi luoghi è considerata una pianta perenne mentre nelle zone a clima temperato è invece una pianta stagionale estiva. Benchè il basilico sia una pianta molto comune, non tutti ne conoscono le “mille virtù e proprietà” che fin dall’antichità lo hanno reso una pianta straordinaria.
Anche il nome latino, Ocimum basilicum, si fa portavoce del ruolo di prim’ordine che esso riveste non solo in cucina anzi, nelle cucine di molte regioni del mondo, ma anche in aromaterapia e medicina naturale e significa appunto “profumo (ocimum) del re, regale (basilicum)”.
Gli Egizi lo consideravano una pianta solare, cioè una pianta che possedeva in sè l’energia del dio Sole; inoltre faceva parte degli ingredienti della miscela sacra per la mummificazione dei Faraoni. I Greci lo hanno sempre utilizzato come tonico e per alleviare i problemi digestivi mentre per i Romani, ai quali si deve la sua diffusione in Europa, non è stato subito amore: all’inizio lo hanno considerato una pianta pericolosa e simbolo di sfortuna e disgrazia e solo in seguito lo hanno rivalutato tanto da chiamarlo “Erba di Marte” per la sua capacità di infondere coraggio, concentrazione e calma ai soldati. Secondo Plinio, per sfruttarne al meglio le proprietà magiche il basilico doveva essere colto con la mano sinistra in una notte di luna crescente.
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Proprietà officinali del Basilico
Le proprietà officinali di questa pianta sono state tenute in grande considerazione durante tutto il Medioevo, quando coltivarlo negli orti e nei giardini era ritenuto propiziatorio per attirare la benevolenza divina e scacciare gli spiriti maligni.
In genere, tutte le specie di basilico sono apprezzate per le caratteristiche officinali; solitamente da esso si ricava l’olio essenziale che è un concentrato di molecole “anti” (infiammatorie, ossidanti, micotiche etc.). Come detto è un ottimo coadiuvante per problemi digestivi e respiratori ed ha effetti positivi anche sul sistema nervoso perché stimola la concentrazione, l’attenzione e la calma. Ma vediamo quali sono le varietà esistenti.
Varietà di Basilico
Dal punto di vista botanico la pianta del basilico appartiene alla famiglia delle Lamiacee e a tutt’oggi si contano per la specie basilicum innumerevoli varietà che presentano caratteristiche aromatiche diverse. Le principali sono:
– Basilico comune (Ocimum basilicum “crispum”) è la pianta più coltivata e si presenta con grandi foglie ed un profumo intenso.
– Basilico genovese (Ocimum basilicum “genovese”) coltivato essenzialmente in Liguria ed è il basilico utilizzato per fare il pesto. Ha foglie di grandezza media e un profumo delicato privo della forte nota aromatica di menta che invece contraddistingue altre varietà.
– Basilico greco (Ocimum basilicum “minimum”) si presenta con foglie piccole e allungate, ha un profumo meno pungente delle varietà a foglie larghe ed è più resistente al freddo.
– Basilico lattuga (Ocimum basilicum “lettuce leaf”) e Basilico napoletano (Ocimum basilicum “napoletano”) sono due varietà dalle foglie molto grandi e molto aromatiche.
– Basilico messicano che presenta due varietà: una verde e dal profumo di cannella e l’altra rossa caratterizzata da una leggera nota piccante.
– Basilico Thai (Ocimum basilicum thyrsiflora) dal doppio colore: foglie verdi e infiorescenze porpora. E’ una pianta molto aromatica con una spiccato profumo agrumato che la rende molto adatta ad essere consumata in abbinamento al pesce e alle verdure.
Esiste un’altra varietà abbastanza conosciuta, il basilico Tulsi o Holy Basil; esso però appartiene alla specie tenuiflorum. Questa pianta è sacra al dio Visnù e a sua moglie Laksmi. Viene coltivato in tutte le case ed utilizzato essenzialmente in medicina ayurvedica grazie alle sue proprietà antidepressive e calmanti a livello nervoso e antifiammatorie per le vie respiratorie e digestive.
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