Descrivere un viaggio in India non è semplice, a qualche anno di distanza tutto è ancora impresso a fuoco nella mente: i colori stupendi, gli odori diversi da qualsiasi altro luogo nel mondo, la gente, i templi e le città.
In questa guida cercherò di riassumere punto per punto tutto quello che serve per visitare l’India perché credetemi: è davvero un’esperienza da fare almeno una volta nella vita e poi aiutando voi aiuto il mio karma…
Indice articolo
Perché un viaggio in India
Prima di partire mi avevano sempre detto che l’India era un mondo da scoprire, non un semplice viaggio. Ho potuto constatare che avevano ragione. I colori dell’India sono semplicemente diversi da quelli che ho visto in tutto il mondo, le città sono affollate e la gente è stupenda – attenti però che guidano come dei pazzi.
La sua cultura è antichissima, millenaria, lasciando le costrizioni mentali tipicamente occidentali sono riuscito a percepire l’aria sacra che si respira e si vive in ogni momento della giornata. Visitare l’India con la mente e il cuore aperti permette di lavare via le preoccupazioni, di tranquillizzare lo spirito e ripartire carichi di esperienze e vita come nessun altro posto al mondo.
Come prenotare il viaggio in India
Abituato a viaggiare in tutto il mondo ho ormai dimestichezza nel prenotare i miei voli in modalità fai-da-te e devo dire che occuparmi del viaggio in India è stato piuttosto semplice: bastano una buona connessione e le idee chiare.
L’india è raggiungibile in maniera agevole da tutto il mondo e la Air India offre ben quattro voli settimanali che collegano Roma ai principali aeroporti indiani, Mumbai e Delhi. Esistono voli che raggiungono anche Calcutta e Chennai. Il mio consiglio è di scegliere con attenzione l’aeroporto più vicino alla destinazione che si intende raggiungere perché l’India è davvero grande.
Per compiere il mio tour ho prenotato singolarmente le stanze nelle varie città così da scegliere di volta in volta il prezzo migliore e abbassare il budget del viaggio. Consiglio inoltre di controllare i prezzi e scegliere Booking e, come ho fatto io per essere il più sicuro possibile di come muoversi in quei luoghi, di contattare l’assistenza clienti al numero verde, per aggiungere anche una sorta di assicurazione sulle prenotazione delle camere.
Il tour delle città
Un viaggio in India non può dirsi completo senza la visita alle sette città sacre: le sapta puri. Credetemi se volete un’esperienza dovete andarci, solo dopo potrete dire di aver conosciuto un mondo mistico, antico e bellissimo. Probabilmente ci tornerete almeno un’altra volta nella vostra vita, come è successo a me. Cerchiamo di conoscere meglio questi luoghi thirtas (luoghi sacri in sanscrito).
Varanasi
Non solo è una delle città più famose dell’India ma è anche considerata la più sacra di tutte. Dedicata principalmente al dio Shiva è una città grande, bellissima e caotica: prendetevi il tempo necessario per visitarla, non fatelo di fretta perché ve ne pentireste assolutamente. Visitate il Kashi Vishwanath Temple per vedere uno dei dodici jyotirlinga simbolo della manifestazione del dio Shiva. Percorrete la città e fatevi avvolgere dall’aria sacra dei ghat che scendono al fiume; in questa città, infatti si svolgono i riti più sacri dove i corpi dei fedeli vengono cremati e poi dispersi nel fiume.
Haridwar
Sorge a 200km da Delhi è la città sacra dedicata a una delle divinità indù più importanti ovvero Visnu. Posta proprio al centro di un paradiso naturalistico costituito dalle colline pre-himalayane. Perdersi nella città per scoprire le statue nascoste è bellissimo, durante la visita non perdetevi assolutamente il Chandi Devi e il Mata Mansa Devi, i due templi principali della città che a me lasciarono senza fiato la prima volta che li vidi così arroccati tra le colline e Har Ki Pauri il ghat principale della città, ovvero la scalinata che scende fino al fiume sacro, dove al tramonto la città celebrano la dea madre del Gange nel rituale sacro del Ganga Aarti.
Ujjain
Costellata di templi bellissimi come il Shri Mahakaleshwar Temple, contiene uno dei dodici jyotirlinga, il Kal Bhairav Temple e il Raja Bharthari Cave. un tempio sotterraneo scavato nella roccia. questa città non attira il turismo di massa e per questo è importante vederla per scoprire l’autenticità della religiosità indiana. La città ogni dodici anni è tappa del Kumbh Mela il pellegrinaggio sacro dove ci si immerge nel Gange per purificarsi.
Ayodhya
Visitate i ghat della città e state attenti alle scimmie perché qui ce ne sono tantissime e non potrebbe essere diversamente dato che la città è devota al dio Rama. Qui sorgono i templi Hanuman Mandir e Kanak Bhavan; da vedere anche il Ram Janmabhoomi ovvero il sito dove per la religione Indu nacque Rama. Anche se vi costerà una piccola passeggiata andate a visitare il Raj Dwar Mandir, domina la città dall’alto ed è bellissimo.
Mathura
Fantastica e fuori dalle rotte principali dei turisti è una città in cui perdersi per visitare il Dwarkadheesh Temple stupendo e imponente, tra i templi più belli che ho io abbia mai visto durante un viaggio e il complesso dei templi Sri Krishna Janmabhoomi eretti per celebrare la nascita di Krishna che in questa città ebbe i natali. Se volete un consiglio visitatela durante la primavera, io la prima volta che ci andai non lo sapevo, ma rimediai qualche anno dopo ed assistetti al Festival Holi, un’esperienza davvero pazzesca.
Dwarka
Questa città fu fondata da Krishna che vi si trasferì dopo aver lasciato Mathura. Anche qui in primavera il classico festival Holi acquista dimensioni e colori davvero sorprendenti. Da visitare assolutamente ci sono il Dwarkadhish Temple e il Somnath Temple.
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